3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Il libro cartaceo l’ho sempre ritenuto il migliore per molte cose, apparate che non stanca gli occhi, e poi puoi leggerlo e portarlo con te, può essere un po’ scomodo ma è sempre meraviglioso aver tra le mani quelle pagine che mentre le giri scricchiolano.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura dal mio punto di vista è stato proprio un colpo di fulmine. Scrivere per me è sfogare emozioni, tirare fuori anche stati emotivi che non sono proprio i tuoi, è un toto di empatia, solo il lettore che legge può entrare dentro immergersi nel libro, racconto, romanzo.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Questo libro l’ho scritto in un contesto scolastico. Inizialmente si trattava l’argomento dello sfruttamento minorile, poi dopo qualche anno anche quello della violenza sessuale e diritti della donna. Questo mi ha spinto a scrivere questo libro: l’immenso bisogno di dire alle donne di non aver paura ma di denunciare ogni atto di violenza sessuale, domestica o quant’altro, perché né donna né bambini devono esser toccati neanche con un dito, se non per una carezza o un bacio.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Come dicevo prima e di non aver paura di denunciare ogni atto di violenza che sia rivolta a donne e a bambini.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Sì era un mio piccolo sogno nel cassetto che già da quando avevo sei anni. Avevo una grande passione per le poesie, e la mia prima poesia era proprio dedicata hai bambini del terzo mondo. Tutti i versi li ho tenuti da parte in una raccolta di più di 1000 poesie in quattro volumi.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Con piacere ricordo il corso sullo sfruttamento minorile, le spiegazioni fondamentali che insegnavano che i bambini non devono lavorare in nessun contesto, devono giocare e correre, sorridere. Con piacere ricordo il corso sulla violenza sessuale sulla donna, le spiegazioni fondamentali, i diritti che ogni donna dovrebbe avere, di amare e di essere amata, rispettata, in tutte le sue parti morali, corporali, mentali ecc.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Questo libro l’ho iniziato con voglia di portare un messaggio e l’ho portato poi a termine sviluppando un argomento che è ormai su tutti i giornale e su tutte le cronache.
10. Il suo autore del passato preferito?
Pablo Neruda, Nietzsche, e tutti i poeti antichi e presenti in questo mondo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Io per essere corretta, come audiolibro ho visto solo favole per bambini molto funzionanti ed espressive. Poi per quanto riguarda audiolibro per adulti ancora non ho avuto modo di vedere come essi possono funzionare.